19 gennaio 2007 -
Ci siamo anche noi?
Incredibile ma vero: dai vertici della Federazione
Mondiale Motociclismo Sportivo sono giunte due notizie UFFICIALI che
hanno veramente dell’incredibile!
Ma andiamo con ordine.
Ricordate il riferimento più o meno
esplicito a modelli Moto Guzzi nella scelta dei nomi di alcune scuderie
iscritte al Campionato Mondiale PGP? E il mistero che si cela proprio in
questa emblematica sigla?
Incredibile ma vero, è stato finalmente
dichiarato che PGP sta ad indicare nientemeno che Piaggio
Grand Prix, campionato mondiale di corse motociclistiche riservate a
modelli Piaggio (di cui Moto Guzzi fa da poco parte) e aperta a
esemplari con motorizzazione di cilindrata ridotta (ricordate
l’agghiacciante ipotesi di fine novembre dello scorso anno per cui
sembrava che per cilindrata complessiva si dovesse intendere la somma
algebrica delle cilindrate di ogni singolo motore, come a dire 699 : 10
= 69cc per ogni motore?).
E le sorprese non finiscono qui.
Si è saputo che un noto preparatore
sportivo legato al marchio Guzzi aveva chiesto appoggio per portare in
pista un glorioso modello Piaggio (la famosissima Vespa), ma la
richiesta è stata politicamente respinta quando si è saputo il nome
ufficiale scelto per la squadra corse: Bruno Vespa (formato sommando i
nomi propri del tecnico e del motociclo), nome che a detta di molti non
poteva essere utilizzato per rappresentare imparzialmente a livello
mondiale l’Italia.
Così alla Federazione Mondiale
Motociclismo Sportivo questa domanda non è mai pervenuta, anche se i
vertici di tale consiglio hanno comunicato che entro i termini della
scadenza è comunque giunta un’ultima richiesta di partecipazione (e
proprio dall’Italia), che è ora all’esame della propria commissione
tecnica.
Nella speranza che per noi italiani
possano giungere ulteriori notizie positive (ne sapremo di più nelle
prossime settimane), per ora godiamo e speriamo in un grande Campionato
Mondiale Piaggio Grand Prix 2007.
Tutte le informazioni pubblicate in
questa sezione del sito sono da considerarsi assolutamente infondate, o
quantomeno riportate a livello puramente satirico.